A 1 KM da Napoli Domus
Nel raggio di 1000 metri da Napoli Domus potrete facilmente raggiungere a piedi e scoprire opere architettoniche e artistiche tra le più belle al mondo, siti archeologici millenari, il centro storico patrimonio dell’UNESCO, e ammirare manufatti artigianali della tradizione napoletana.

Borgo di Sant’Antonio Abate
Il Borgo di Sant’Antonio Abate (‘O Bùvero ‘e Sant’Antuono in napoletano) è uno dei quartieri più antichi e vivaci della città, quartiere che dal 1400 non ha subito alterazioni urbanistiche. Questo borgo è famoso per il suo tradizionale mercato, uno dei più grandi e frequentati di Napoli, dove si vendono prodotti freschi, frutta, verdura e generi alimentari. Il borgo prende il nome dalla Chiesa di Sant’Antonio Abate, dedicata al santo patrono degli animali, costruita in epoca medievale. Ogni anno, in occasione della festa di Sant’Antonio Abate (17 gennaio), la zona diventa teatro di celebrazioni popolari, con benedizioni per gli animali e manifestazioni religiose. Nel passato, il borgo era un importante punto di passaggio per chi entrava in città, e ancora oggi mantiene un forte legame con la tradizione popolare, rappresentando un luogo dove è possibile respirare l’autentica atmosfera napoletana.
Porta Capuana
Porta Capuana è una delle antiche porte della città, costruita nel 1484 durante il regno di Ferdinando I d’Aragona. Si trova nei pressi del Castel Capuano, ed era un importante punto di accesso alla città provenendo da est. Nonostante il nome, non era diretta verso Capua, ma era simbolicamente legata a essa. La struttura, in marmo bianco, è uno splendido esempio di architettura rinascimentale. Il suo arco trionfale è incorniciato da due imponenti torri circolari, chiamate Torre della Speranza e Torre della Vittoria, che le conferiscono un aspetto maestoso. Porta Capuana rappresentava un simbolo di potere e prestigio per Napoli, e oggi è uno dei principali monumenti storici della città.


Chiesa di Santa Caterina a Formiello
La Chiesa di Santa Caterina a Formiello, situata nei pressi di Porta Capuana a Napoli, è un importante esempio di architettura rinascimentale e barocca. Costruita all’inizio del XVI secolo, deve il suo nome alla vicinanza con i formali, antichi canali d’acqua.
L’esterno sobrio contrasta con gli interni riccamente decorati. L’interno della chiesa, a pianta basilicale, presenta pregevoli affreschi, stucchi e un maestoso altare maggiore in marmo policromo. Di particolare rilievo sono le opere pittoriche, tra cui tele di Francesco Solimena e altre opere d’arte del periodo barocco napoletano.
La chiesa è anche legata al complesso conventuale dei Domenicani, con cui condivideva l’area, e fu un importante centro spirituale e artistico per la città. Accanto alla chiesa si trovava il Lanificio di Santa Caterina, una delle più importanti fabbriche di tessuti di Napoli, legata all’economia del Regno di Napoli in età moderna.
https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Santa_Caterina_a_Formiello
Centro Storico
Il Centro Storico di Napoli è uno dei più grandi e antichi d’Europa, nonché patrimonio dell’umanità UNESCO dal 1995. Con una storia che si estende per oltre 2.500 anni, rappresenta un vero e proprio tesoro di arte, cultura e architettura, testimonianza delle numerose civiltà che hanno influenzato la città, dai Greci e Romani ai Normanni, dagli Angioini agli Aragonesi.
Il cuore del centro storico è caratterizzato da un intricato labirinto di vicoli e strade che seguono l’antico tracciato greco-romano. Tra le arterie principali ci sono Spaccanapoli, il decumano inferiore, e il Decumano Maggiore. Lungo queste strade si trovano chiese monumentali come il Duomo di Napoli, dove è custodito il tesoro di San Gennaro, e la Chiesa del Gesù Nuovo.
Oltre alle chiese, il centro storico ospita numerosi palazzi storici e piazze di grande importanza, come Piazza San Domenico Maggiore e Piazza del Gesù. Altre attrazioni includono il Monastero di Santa Chiara, con il suo splendido chiostro maiolicato, e la famosa Cappella Sansevero, con il celebre Cristo Velato.
Il centro storico è anche famoso per i suoi mercati, come quello di San Gregorio Armeno, noto per le botteghe di artigiani che producono i tradizionali presepi napoletani. Il Centro Storico di Napoli rappresenta un affascinante connubio di storia antica, cultura popolare e vivace vita urbana, dove il passato e il presente si intrecciano in modo unico.
https://www.italia.it/it/campania/napoli/cosa-fare/napoli-centro-storico

Basilica di San Paolo Maggiore
La Basilica di San Paolo Maggiore è una delle chiese più antiche e importanti di Napoli, situata nel cuore del centro storico, in Piazza San Gaetano, sopra i resti dell’antico tempio romano dei Dioscuri (Castore e Polluce) risalente al I secolo d.C. Costruita originariamente nel VI secolo, la basilica ha subito numerose trasformazioni, soprattutto durante il periodo barocco, diventando un capolavoro dell’architettura religiosa napoletana.
L’ingresso della basilica è caratterizzato dalle imponenti colonne corinzie che appartenevano al tempio romano. L’interno, a croce latina, è riccamente decorato con affreschi, marmi e stucchi barocchi. Di particolare rilievo sono gli affreschi della cupola, opera di Francesco Solimena, che rappresentano scene bibliche di grande intensità.
La basilica custodisce anche la tomba di San Gaetano Thiene, fondatore dell’ordine dei Teatini, che nel XVI secolo fece di San Paolo Maggiore il suo centro religioso. La chiesa, oltre a essere un luogo di culto di grande valore spirituale, è un punto di riferimento per l’arte e la storia di Napoli, grazie alla sua straordinaria fusione di elementi classici e barocchi.
https://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_di_San_Paolo_Maggiore
Napoli Sotterranea
La Napoli sotterranea ha origini antiche, con i primi scavi risalenti a circa 5000 anni fa. Tuttavia, i cunicoli di maggiore importanza furono realizzati dai Greci nel III secolo a.C., sfruttando la tenerezza della roccia per ottenere materiale da costruzione. Successivamente, i Romani contribuirono significativamente all’espansione della rete sotterranea, scavando cunicoli per creare un sistema di acquedotti che distribuiva acqua potabile in tutta la città. Alcuni di questi condotti mostrano ancora tracce di intonaco idraulico, usato per impermeabilizzare le gallerie. Nel XX secolo, la rete sotterranea, estesa per oltre 2 km², fu abbandonata, ma riutilizzata durante la Seconda Guerra Mondiale come rifugio antiaereo. Ancora oggi, si possono osservare oggetti e arredi di quel periodo, che testimoniano le condizioni di vita durante i bombardamenti. I percorsi proposti sono, il teatro greco-romano, museo della guerra, mostre di arte contemporanea, vino tufello, e orti ipogei.


Il Complesso monumentale di San Gregorio Armeno
Il complesso monumentale è situato nel cuore del centro storico di Napoli, è un’importante testimonianza dell’arte barocca napoletana. Originariamente fondato nel VIII secolo, il complesso include una chiesa e un monastero. La chiesa, dedicata a San Gregorio Armeno, nota anche come Chiesa di Santa Patrizia, si trova nel centro storico di Napoli ed è un gioiello del barocco napoletano. Santa Patrizia è una delle sante patrone di Napoli, venerata soprattutto per il miracolo del liquefarsi del suo sangue, simile a quello di San Gennaro. La chiesa è famosa per i suoi sontuosi interni, ricchi di decorazioni in oro, affreschi e sculture. Uno degli elementi più significativi è l’altare maggiore, che custodisce le reliquie di Santa Patrizia. Il legame con il culto della santa rende la chiesa un punto di riferimento spirituale, attirando molti fedeli per la celebrazione del miracolo, che avviene ogni anno il 25 agosto. Il monastero, abitato per secoli dalle monache benedettine, custodisce un chiostro suggestivo e importanti opere d’arte. San Gregorio Armeno è anche celebre per la vicina via dei presepi, situata tra la via Tribunale e Spaccanapoli, tradizione artigianale napoletana.
https://it.wikipedia.org/wiki/Chiostro_di_San_Gregorio_Armeno
Duomo
La Cattedrale di Santa Maria Assunta, conosciuta anche come il Duomo di Napoli, è uno dei principali luoghi di culto della città e un importante esempio di architettura gotica in Italia. Costruita tra il XIII e il XIV secolo, sorge nel cuore del centro storico di Napoli. Il Duomo è famoso non solo per la sua imponenza architettonica, ma anche per ospitare la Cappella del Tesoro e le reliquie di San Gennaro, dove si svolge il 19 settembre il famoso miracolo della liquefazione del sangue del santo patrono della città, un evento considerato di buon auspicio per la città. L’edificio mescola diversi stili architettonici, frutto delle molteplici fasi di costruzione e restauro nel corso dei secoli. Al suo interno, si possono ammirare preziosi affreschi, sculture e opere d’arte di artisti come Giovanni Battista di Cava, Domenico Fontana e Francesco Solimena che riflettono la ricchezza storica e artistica di Napoli.

Pio Monte della Misericordia
Il Pio Monte della Misericordia è un istituzione caritativa fondata nel 1602 a Napoli, con l’obiettivo di sostenere i bisognosi attraverso opere di misericordia. Situato in un palazzo storico nel cuore della città, l’edificio ospita una chiesa e una prestigiosa collezione d’arte, tra cui il capolavoro “Le Sette Opere di Misericordia” di Caravaggio. La chiesa e la quadreria del Pio Monte offrono ai visitatori un’esperienza unica, unendo spiritualità, storia e arte. Ancora oggi, l’ente continua la sua missione filantropica, mantenendo viva la tradizione di assistenza ai meno fortunati.
Tesoro di San Gennaro
Il Tesoro di San Gennaro è una straordinaria collezione di oggetti preziosi, custodita nella Cappella del Tesoro all’interno del Duomo di Napoli. Considerato uno dei tesori più ricchi al mondo, comprende gioielli, corone, calici, croci e reliquie donate da papi, sovrani e fedeli nel corso dei secoli, in segno di devozione al santo patrono della città. Tra i pezzi più celebri spiccano la mitra di San Gennaro, ricoperta di diamanti, rubini e smeraldi, e la collana del santo, composta da una serie di gioielli donati da vari regnanti. Il tesoro è legato alla venerazione di San Gennaro e al suo celebre miracolo del sangue, che si ripete tre volte l’anno.
Museo di Jago
Il Museo di Jago è uno spazio espositivo dedicato all’opera dell’artista contemporaneo Jago (Jacopo Cardillo). Scultore di fama internazionale, Jago è noto per le sue opere in marmo che combinano tecnica classica e sensibilità moderna, affrontando temi profondi come la sofferenza, la fragilità umana e la spiritualità. Il museo, ospitato nella suggestiva Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi, offre ai visitatori l’opportunità di ammirare le sue sculture in un contesto che amplifica il dialogo tra arte e sacralità. Le opere di Jago, spesso realizzate con dettagli straordinari, testimoniano il suo approccio innovativo e la sua maestria nella lavorazione del marmo.
Orto Botanico
L’Orto Botanico di Napoli, fondato nel 1807, è un’importante istituzione scientifica e didattica che si estende su circa 12 ettari nel centro della città. Parte dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, l’orto ospita oltre 9.000 specie vegetali provenienti da tutto il mondo, suddivise in diverse sezioni tematiche e serre. Oltre alla sua funzione di ricerca e conservazione della biodiversità, l’Orto Botanico è un luogo di grande bellezza, dove i visitatori possono esplorare giardini storici, collezioni di piante rare e godere di un’oasi di tranquillità nel cuore di Napoli.
Chiesa di Santa Luciella ai Librai
La Chiesa di Santa Luciella ai Librai è una gemma nascosta nel centro storico di Napoli, situata nei pressi di Via San Biagio dei Librai. Questa piccola chiesa, costruita nel XIV secolo per volere di Bartolomeo di Capua, un importante consigliere di Roberto d’Angiò. Inizialmente, il luogo era dedicato a Santa Lucia, la patrona della vista, molto venerata dai librai e dagli artigiani che lavoravano nella zona, è particolarmente famosa per la sua connessione alla tradizione popolare e ai misteri della devozione napoletana, in particolare grazie alla figura del “teschio con le orecchie“, una reliquia unica legata a credenze spirituali e rituali locali. Questo teschio ha alimentato per secoli storie e leggende popolari, in quanto si credeva potesse “ascoltare” le preghiere dei fedeli. Questa credenza si collega al culto delle anime pezzentelle, tipico della tradizione napoletana, che vedeva le ossa dei defunti come intermediari tra il mondo terreno e l’aldilà.
https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Santa_Luciella_ai_Librai.
Castel Capuano
Il Castel Capuano è uno dei castelli più antichi della città e rappresenta un importante punto di riferimento storico e culturale. Situato in prossimità di Porta Capuana, il castello prende il nome proprio dalla vicina porta, che anticamente segnava il confine verso la città di Capua. Costruito nel XII secolo su ordine di Guglielmo I di Sicilia, detto “il Malo”, Castel Capuano fu inizialmente concepito come una residenza reale normanna. Successivamente, passò nelle mani di diverse dinastie, dai Svevi agli Angioini, fino agli Aragonesi, ognuna delle quali apportò modifiche e ampliamenti alla struttura. Nel XVI secolo, il viceré spagnolo Pedro de Toledo trasformò il castello nella sede del Tribunale di Napoli, funzione che mantenne per circa 500 anni. Durante questo periodo, Castel Capuano divenne noto come il “Palazzo della Vicaria” e ospitò anche le prigioni.
Basilica San Giovanni a Carbonara
La Basilica di San Giovanni a Carbonara è uno dei capolavori dell’architettura gotica di Napoli risalente al XIV secolo, questa chiesa è un luogo di straordinaria bellezza artistica, ricco di storia e fascino. Costruita intorno al 1343 per volontà di Gualtiero Galeota, un nobile napoletano, sui terreni che un tempo ospitavano una discarica di carbone (da cui il nome “Carbonara”). Nel corso dei secoli, è diventata un importante centro religioso e culturale, con numerosi ampliamenti e decorazioni aggiunti da varie famiglie nobiliari. Cosa vedere all’interno della Basilica: 1. Tomba di Ladislao di Durazzo Uno degli elementi più spettacolari della basilica è il monumento funebre di Ladislao di Durazzo, re di Napoli. Questo capolavoro gotico-rinascimentale, opera di Andrea Ciccione, si erge maestoso dietro l’altare maggiore e rappresenta una delle più imponenti tombe regali di Napoli. 2. Cappella Caracciolo del Sole Questa cappella, dedicata alla famiglia Caracciolo, è decorata con affreschi di eccezionale bellezza e presenta un elegante stile rinascimentale. È un vero gioiello all’interno della basilica. 3. Cappella Somma Un altro esempio di splendore artistico, questa cappella conserva affreschi e decorazioni rinascimentali. 4. Navata centrale La navata centrale, con il suo stile gotico sobrio ed elegante, conduce il visitatore in un’atmosfera solenne e suggestiva. La luce soffusa e l’altezza degli archi creano un ambiente di raccoglimento spirituale. 5. Scalinata monumentale L’accesso alla basilica avviene tramite una scenografica scalinata, che rende l’ingresso particolarmente affascinante e invita il visitatore a immergersi in un luogo fuori dal tempo.
https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_San_Giovanni_a_Carbonara
Il Complesso Monumentale di Donnaregina
Il Complesso Monumentale di Donnaregina è uno dei tesori artistici e culturali più importanti di Napoli, situato nel cuore del centro storico, in Largo Donnaregina. Questo complesso comprende la Chiesa di Donnaregina Vecchia, la Chiesa di Donnaregina Nuova e il Museo Diocesano, offrendo un viaggio attraverso secoli di storia, arte e spiritualità.
Atmosfera e Significato
Il Complesso Monumentale di Donnaregina è un luogo che unisce arte, storia e spiritualità. Passeggiando tra le sue navate gotiche e barocche, si ha l’impressione di attraversare i secoli e di cogliere l’essenza della Napoli medievale e barocca.
Chiesa di Donnaregina Vecchia
Risalente al XIII-XIV secolo, la chiesa è un magnifico esempio di architettura gotica napoletana. Fu voluta dalla regina Maria d’Ungheria, moglie di Carlo II d’Angiò. Gli affreschi che decorano le pareti interne sono attribuiti a maestri giotteschi, tra cui Pietro Cavallini. Si conserva il monumento funebre della stessa Maria d’Ungheria, un’opera di grande eleganza che domina l’ambiente sacro.
https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Santa_Maria_Donnaregina_Vecchia
Chiesa di Donnaregina Nuova
Edificata nel XVII secolo, la chiesa è un perfetto esempio del fasto barocco napoletano. Presenta una pianta a croce latina e interni sontuosamente decorati con stucchi, affreschi e marmi policromi. Gli affreschi della volta e della cupola sono opera di Francesco De Mura, uno dei grandi maestri del barocco napoletano. Notevole è anche l’altare maggiore, ornato con preziosi marmi e sculture.
https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Santa_Maria_Donnaregina_Nuova
Museo Diocesano di Napoli
Il Complesso Monumentale di Donnaregina ospita il Museo Diocesano, inaugurato nel 2007. Questo spazio raccoglie una straordinaria collezione di arte sacra proveniente dalle chiese di Napoli e del suo territorio. Dipinti di artisti famosi come Luca Giordano, Francesco Solimena e Massimo Stanzione. Reliquari, sculture e paramenti liturgici, che testimoniano la ricchezza del patrimonio spirituale e artistico della diocesi. Il percorso museale collega armoniosamente gli spazi della Donnaregina Vecchia e della Donnaregina Nuova, permettendo ai visitatori di esplorare l’evoluzione dell’arte religiosa attraverso i secoli.
Il Complesso Monumentale e la Biblioteca dei Girolamini
Nel cuore di Napoli, su Via Duomo, sorge il Complesso Monumentale dei Girolamini, uno scrigno di storia, arte e cultura spesso poco conosciuto. Fondato nel 1586 dai padri dell’Oratorio di San Filippo
Neri, include la Chiesa dei Girolamini, due chiostri, una preziosa quadreria e la celebre biblioteca. La chiesa, raffinato esempio di barocco napoletano, vanta affreschi e decorazioni di maestri come Luca
Giordano e Francesco Solimena.
La Biblioteca dei Girolamini, la più antica biblioteca pubblica di Napoli e tra le più prestigiose d’Italia, custodisce oltre 159.000 volumi, inclusi incunaboli, manoscritti rari e opere del cinquecento.
Specializzata in filosofia, teologia e storia, è stata per secoli un punto di riferimento per studiosi e intellettuali.
Il complesso, oltre al suo valore storico e artistico, è stato teatro di episodi misteriosi legati alla
scomparsa di volumi preziosi, poi in parte recuperati e restaurati. Oggi, grazie a interventi di
conservazione, è di nuovo aperto al pubblico e regala a visitatori e appassionati un’esperienza
immersiva e affascinante.
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